Friday, February 27, 2009

La Japonaise..

Aujourd'hui, constat physique auto-évaluatif alarmant, ou, apres "Alice au pays des merveilles", "Carine au pays des bombes asiatiques"... et oui, aujourd'hui j'ai envie de vous faire part de mes complexes envers la Japonaise, car ici, pas le temps de croire qu'on a un physique pas trop mal, non, du matin au soir on est complexée.

La Japonaise est... mince: 
Oui alors ca, c'est certain, ici il n'y a pas de gros. Encore moins de grosses. J'ai du en croiser 2 ou 3 depuis mon arrivee (en me comptant). D'ailleurs quand on ouvre un magazine féminin, a la rubrique "comment j'ai perdu 10kg en 1 mois" on trouve les habituelles photos de "avant/apres"... sur les photos de "apres", les filles sont anorexiques a en faire palir Maitée, et sur la photo "avant", et bien elles sont...comme moi. Le poids le plus élevé étant 55kg je crois... D'accord j'ai moi aussi essayé de me rassurer en pensant qu'elles etaient petites... jusqu'a ce que je me souvienne de ma taille... Apres ca on a juste envie de jeter le magazine, le bruler, prendre pleins de résolutions pour un régime....et puis on dévore un paquet de gateaux aux haricots rouges par désespoir... 
En meme temps a la cantine quand je compare mon plateau a celui des japonaises, je comprend. Enfin, sur le mien il y a: mini bol de soupe miso, bol de mixture riz-viande-sauce bizarre, et yaourt. Pas de quoi alarmer Weight Watchers.. mais sur le leur, il y a une mini salade, un mini bol de soupe,et...c'est tout.

La Japonaise a...une peau et un maquillage parfait:
Et oui, alors que moi j'arrive dans le train en vrac, en sortant mon maquillage, je constate que les Japonaises en face de moi sont PARFAITES; pas un cheveu de traviolles, comme si elles etaient nées avec un brushing indémontable sur la tete (alors que les miens.... sans commentaires), une peau sans la moindre imperfection (alors que moi rien qu'avec mes taches de rousseur..ca fait tache justement), elles n'ont pas le mascara qui coulent elles... bref du matin au soir elles sont impeccables...

La Japonaise n'est pas...vulgaire ni grande gueule:
Non ca c'est clair, elles parlent doucement, d'une toute petite voix, elles sont doooouuuuuuces.... alors que moi devant mon ordinateur des fois on entend des "MEEERDE PUTAAAIN FAIT CHIER!!!" (ca va personne ne comprend) N'empeche des fois c'est énervant.

La Japonaise est...classe:
Ca pour une styliste c'est particulierement complexant: alors que je suis toute contente de mon sac imitation Dior-je-sais-plus-lequel, elles, elles ont toutes un Louis Vuitton. Et inutile de vérifier, le leur, c;est un vrai.
Elles osent mettre du léopard, des chaussures a talons rose fluo, des mini short ou mini jupe de 10cm, et il y a rien a faire alors que sur vous ca fait prostituée du bois de Boulogne, sur elles, ca fait classe.

La Japonaise...rit toujours aux blagues:
Oui, avec elles on a souvent l'impression d'etre drole. Tant mieux dans un sens, sauf que quand on fait la meme blague a la maison, on comprend pas pourquoi son mari lui trouve ca nul...
Et puis elles gloussent pas, c'est pas le rire gras campagnard, non, c'est un petit rire discret, classe, ou elles se cachent souvent la bouche pour ne pas montrer leur dentition. Alors que moi...bon j'arrete avec les "alors que moi".

Bref, la Japonaise est excessivement complexante, alors un conseil pour messieurs: allez y!!! ....et un pour mesdames: n'y emmenez jamais votre homme. Enfin pour moi j'ai de la chance mon homme a moi n'est pas branchées asiatiques-poupee-trop-parfaite...ca tombe bien parce que moi la perfection.......connais pas.

La Metro, il rumore dei passi e quello dei miei pensieri..


La Metropolitana. Non so spiegare bene perché, ma questi tunnel, queste scale mobili, i treni e le persone mi ispirano. Sarà l'attesa, il viaggio, gli sguardi che si incrociano distrattamente; come i destini di migliaia di persone che vanno a lavoro, a casa, a trovare il nonno, a fare la spesa, a scuola. E tutto il mondo passa di li carico di storie che si possono solo intuire. Passa e va, come il tempo, come la vita. È un gran libro questa metropolitana secondo me, se si a voglia di leggerlo.

Da Lovers in Japan


Per esempio la donna che incrocia con il suo sguardo il mio obiettivo, mentre intorno a noi tutto è frenetico. Chi era.. Per quell'istante si è occupata di me, uno sconosciuto con la macchina fotografica. E l'istante dopo?.. più nulla.. Forse neanche il ricordo.. E.. Via verso il destino!
Chissà se è importante o è solo il ritratto di una sconosciuta in un momento banale della vita. Io mentre la guardo mi viene in mente che sono spesso vittima del tempo, abituato a gestirlo "come un conto in banca: quanto ne è passato? Quanto ne manca?". E spesso indaffarato e perduto nei miei pensieri dimentico certe cose. Mi dimentico me stesso e il resto del mondo. Invece ogni momento è importante, ha un senso. È un attimo come tanti nel quale si può "essere" veramente o perdersi nelle pieghe della vita.
Si può essere presenti a se stessi e consci della presenza dei nostri simili e in questo vedo la grandezza dell'uomo. E in ogni istante è buono per ricordarmelo.
Quindi forse questa foto è uno dei miei tentantivi di ricordare a me stesso che: "Fatti non fummo a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza".

Anche in metrolpolitina.

Ecco gli stivali che piacciono a Carine. Una mattina che andavo a Sakae per fare qulche foto mi sono trovato nel fiume umano di persone che andavano a lavoro. Ascoltavo la musica con il mio iPod e quando ho tolto le cuffie ho avuto una strana rivelazione: in tutta quella confusione di gente si sentiva solo il rumore dei passi, parte il ronzio della mia musica. Mi sono sentito veramente Zen.

Da Lovers in Japan



L'uomo sempre al centro dei miei pensieri, nella metropolitana dalla Francia al Giappone. Sono sempre più convinto che a parte l'esteriore, il valore umano è lo stesso in qualunque parte del mondo. I modi cambiano, ma la sostanza è sempre quella.
La vera differenza la fa sempre chi osserva. Un Giapponese, un Francese o un Australiano pur parlando lingue diverse sono fatti della stessa pasta. E alla fine hanno più cose in comune di quanto pensino.

Molti si oppongono a questo mio modo di vedere le cose, come se dimenticassi le enormi differenze culturali, la storia, la lingua. In verità la storia ha già visto le culture di popoli differenti fondersi e confondorsi. Oggi in europa con che facilità ci si sposta e ci si integra da un paese all'altro, da una cultura a l'altra. Questo perché c'è stato un lungo percorso comune. Ma anche e soprattutto perché esiste un unico uomo che porta maschere diverse. E le maschere come i costumi sono facili a cambiare..


Da Lovers in Japan








Thursday, February 26, 2009

Osu Kannon Temple, Nagoya.

Da Lovers in Japan

Piccola nota culturale. Osu Kannon è un tempio Buddista che si trova nel centro di Nagoya. Sono stato a visitarlo qualche giorno fa e mi è piaciuto molto scoprire questa architettura dal sapore molto tradizionale immersa nella giungla dei moderni edifici di Nagoya.

Da Lovers in Japan

La sua storia: costruito nel 1333 ad Hashima nella prefettura di Gifu per ordine dell'imperatore Godaigo, e considerato come un ottimo "porta fortuna", venne spostato nel 1612 a Nagoya da Ieyasu Tokugawa (1543-1616) un potente è shogun dell'epoca Edo. Per chi non lo sapesse (come me prima di documetarmi sull'argomento) Sogun è un titolo militare, l'equivalente del nostro generale. La parola è un'abbreviazione di sei-i taishōgun (征夷大将軍"grande generale che sottomette i barbari"). Questo titolo veniva concesso dall'imperatore ai capi delle spedizioni militari intraprese contro coloro che non riconoscevano la sua autorità. Poi come vanno spesso queste storie di potere, il titolo divenne ereditario e cominciò a designare una spece di governo militare (ha un pò il sapore di una storia già sentita...)
Insomma Ieyasu Tokugawa, primo shogun della dinastia dei Tokugawa, decise di spostare il tempio, dove si trova oggi, perchè convito che servisse una forte protezione nella zona sud del castello di Nagoya. Infatti qui in Giappone i templi hanno anche la funzione di proteggere le persone e ce ne sono moltissimi! Anche noi abbiamo il nostro tempio che ci protegge!!..
Per finire, 100 anni dopo il suo trasferimento il tempio bruciò, e nel 1970 ci vollero più 570 milioni di Yen per ricostruirlo tale e quale! Oggi sarebbero 4,5 milioni di euro, all'apeca penso saranno stati molti di più.
Questo tempio è didicato a Sugawara Michizane un poaeta e politico Giapponese del medio evo, considerato come un dio dell'educazione (in Giappone c'è un dio dell'educazione!.. ne servirebbe uno anche in Italia).

Oggi è frequentato da molte signore e signori di una certa età che vanno al mercatino vicino per cercare qualche buon affare e colgono l'occasione per una visita al tempio. O forse il contrario!?.. non so.

Da Lovers in Japan

E qui, ho conosciuto un professore di storia Giapponese in pensione, il quale mi ha raccontato la sua storia e quella del tempio e mi ha dato qualche dritta per fare delle belle foto. Poi ci siamo seduti insieme ad ascoltare i canti che venivano dal monastero.

Da Lovers in Japan

In questa atmosfera di note, con i raggi di sole mi scaldavano anima e corpo ho notato un una cosa simpatica: c'è da fare qualche gradino per arrivare alla pagoda centrale dove si può pregare e fare la propria offerta, e alcune signore hanno un modo un pò bizzarro di salire le scale...

Da Lovers in Japan

o forse è un modo per... onorare ossequisamente il culto!?...

Bye bye

Tuesday, February 24, 2009

Ah , j'oubliais...!

J'ai oublié.. aujourd'hui mon homme a trouvé un magasin de trucs-pas-chers, du coup notre appart désert a repris des airs vivables!!! on a de la vaisselle (plus celle en carton), des cendriers (plus de pots de yaourts), des ptits stocks de rangement (plus de bordel-enfin presque-), une poubelle (plus de sac plastique)... OOOUUUUUAAAAAIIIIIIS!!!! (ou plutot SUUUUUUGOOOOOIIIIII comme dirait nos chers compatriotes bridés..!

Un peu de retard ms nous revoila...!

Da Lovers in Japan


Et oui désolé mais ces derniers jours j'étais overbookée.. (j'adore dire ca) Non, plus sérieusement je devais préparer ma -foutue- présentation donc me revoila pour vous raconter nos dernieres fabuleuses aventures.

Samedi on est partis avec mon Grand Boss -Oshima- et sa femme visiter un village au nom inprononcable dans les montagnes du coin (oui il y en a). Pendant le trajet j'ai a nouveau fait part de ma betise naturelle, car, observant le GPS d'Oshima (a savoir que le GPS japonais fait la taille d'une tv..) je vois des signes semblables a des croix gammées.. Voulant faire la fille-qui-s'interesse-a-la-culture-japonaise, je demande ce que ca représente et il me répond que ca correspond aux temples historiques; et la, ma betise m'emporte et je dis dans un anglais approximatif: "Ah c'est bizarre, en Europe ce signe correspond a la croix gammée nazie".....de la, Matteo se met a rire, et me précise tout en essayant de ne pas insister sur mon manque de culture évident, que la croix gammée c'est dans l'autre sens.......voila, ca C'EST FAIT. Gros moment de solitude.
Heureusement mon boss a fait comme si de rien n'était mais il n'en pensait pas moins -tres typique du Japonais cela dit en passant-
Ceci dit la journée s'est bien passée, le village était joli, tres "traditionnel". On a mangé dans un resto typique ou on se serait cru a la préhistoire puisqu'on avait sur notre plateau un poisson -de la riviere d'a coté apparemment- enbroché dans une baguette. Interessant.
On a pris le café dans un autre endroit ou Oshima nous a présenté la patronne, une vieille dame qui tenait egalement une galerie d'art au dessus. Il a du coup proposé a Matteo de venir montrer ses photos a l'occasion pour les exposer la.
Bref une journée sympa..!

Je ne vais pas m'étaler sur le dimanche ou j'ai eu l'immense joie de travailler sur ma présentation jusqu'a 1h du mat..... NUL.

Le lundi matin, j'ai donc eu ma préssentation, qui s'est bien passée. Le reste de la journée a consisté a trouver moult tentatives pour ne pas me vautrer lamentablement sur mon ordi tellement j'étais fatiguée; apres 4 cafés noirs (froids) et 2 cannettes d'acerola, j'ai commencé a émerger vers 16h. D'ailleurs j'ai bien compris que ma tete laissait a désirer puisqu'a peu pres 10 fois dans la journée on ma demandé si ca allait.. au bout de la 5e, j'ai compris.
En prenant le bus le soir j'ai encore croisé Mr Abruti-Malpoli -l'Allemand- qui a rigolé de loin quand il m'a vu demandé a la japonaise a coté si le bus qui arrivait allait bien a Josui.. Celui la si ca continue je sens que je vais lui faire avaler du sushi par les trous de nez..

Enfin.. aujourd'hui rien de spécial, c'est sympa mon boulot, personne ne me prend la tete, j'organise mon taff et mes pauses comme je veux...et je trafiquote des imprimés sur l'ordi.. donc ca me plait!

Voila pour ces derniers jours... A suivre!

Friday, February 20, 2009

Une journée comme on les aime...

Aujourd'hui on peut dire que la journée fut passablement pas top.Enfin mitigée disons.
Déja ce cher Kobayachi me dit la veille que ce matin nous avons l'immense joie d'aller a Oguchi-ottes- pour me présenter a tout le monde.. délicate attention, mais qui nécessite de se lever a 6h dernier carat et de prendre je ne sais combien de trains différents pour arriver la bas a 9h.

C'est la que j'ai élucidé le mystere des yeux bridés japonais.. a cause du peu d'heures de sommeil...! - considérons ca comme une blague.. et considerons que mon propre manque de sommeil joue sur mon humour -

Arrivés donc a Oguchiottes, j'ai cependant une bonne surprise: dans l'entrée principale derriere un prototype de voiture Toyota, on apercoit (ou plutot ca saute aux yeux)4 grands panneaux de 20m de hauteur montrant les imprimes que Laura et moi avons fait il y a 2ans en stage..! et petite fierté personnelle, parmi ces 4 la se trouvent 3 des miens! Et oui il en faut peu pr rendre heureux... ;)

On fait les présentations habituelles devant toute l'équipe, puis retour a Sanage dans la voiture de Koba.. un sacré personnage celui la.. il écoute a fond dans sa voiture du Jean Sebastien Bach, comme un djeuns écouterait de la techno, donnant la sensation que seul lui peut interpreter la "good vibe"..!

Arrivés a Sanage on avait un "meeting" ou je devais présenter mon boulot... plutot bien passé puisque j'ai eu droits a des "suuuuuugoooooooiiiii" (=ouuuaaaah) et autre " Oooo Zooooooo".

J'ai vu Ted pour notre meeting apparemment mensuel, qui m'a annoncé une bonne nouvelle... les 10 jours de vacances sur mon contrat sont en dehors des vacances d'été! Coooool!!!!! et autre fait incroyable, on m'a expressement demandé de ne pas abuser des heures supp en raison des "actual conditions" (économique je suppose..)

Par contre la fin de journée a été pourrie... je me suis trompée de bus, partiellement a cause de cet abruti d'Allemand qui normalement prend le meme que moi et qui aujourd'hui, manque de pot, n'allait pas au meme endroit, et qui a "oublié" de me le signaler.. alors qu'il en a fait la remarque a son collegue Turc a coté... je constate donc que les Européens ont un sens ultra developpé des bonnes manieres... quant au pansement qu'il avait sur l'arcade droite, j'ai éprouvé une folle envie de lui en coller une a gauche par soucis de symétrie.. Et j'ai regretté de ne pas l'avoir fait apres avoir mis 2h pour rentrer chez moi...

Voila pour cette journée de "folie".. sur ce, direction le tatami!

A suivre...!

Shopping in Giappone parte 1

Da Lovers in Japan


Sono stato richiamato alla praticità dalla mia consorte nell'articolo che potete leggere qui sotto, e quindi ho deciso di raccontarvi qualcosa sullo shopping Giapponese.. Un argomento a lei tanto caro.

Centro commerciale o piccolo negozio di periferia? Cominciamo dal negozio "TUTTO A 100¥"! Come nel nostro tutto a un euro si possono trovare molte cose simpatiche e utili. Made in China, thanks a lot! Piatti, bicchieri e pentole, in plastica, vetro o coccio. Piccoli mobili componibili, cancelleria, vestiti, cesti, cestini, scatole, molette, accendini, borse, materiale per pulizie, per il giardino, per il bagno, da mangiare, da bere, da vedere, da ascoltare e da leggere, e... uhf! chi più ne ha più ne metta!

Un sacco di bella robetta poco costosa, ma ancora non sono riuscito a trovare:

1 Uno straccio per pulire per terra.
2 Un panno per pulire i mobili (stile daiono, ma mi potrei anche accontentare di meno visto anche che abbiamo solo un tavolo).
3 (questo non mi riguarda direttamnte, ma..) i Tampax.
4 Il caffè macinato.
5 Il tabacco trinciato (fortunatamente le sigarette costano 2,65 euro).

Non capisco come cavolo fanno i giapponesi a pulire per terra!? credo utilizzino dei guanti. Ne ho visti alcuni nei reparti per le pulizie con una spece di imbottitura sul palmo che potrebbero servire allo scopo. Ma la cosa non mi piace per niente, dovrei mettermi in ginocchio e pulire...!?
Mi sa troppo di gheisha. Per ora mi arrangio e tra un po mi arrenderò.
Comunque domenica andiamo a pranzo da un collega di Carine, magari mi faccio spiegare da lui.. ihihih

Ma passiamo al grande centro commerciale e parliamo anche un pò del quartiere di Sakae che è un po il centro chic di Nagoya. È un posto che mi piace molto e ci vado spesso a fare qualche foto. Per me è un lunapark dello shopping incredibile, mai visto niente di simile in vita mia!
Ma stando a quanto dice Carine è uno scherzetto per bambini in confronto a quello che si può trovare a Tokyo.
Ci si arriva in metro e appena varcati i cancelli del controllo biglietti cominciano i primi negozi: piccoli beauty-market, giornalai, la libreria, i caffè, negozi di scarpe, il gelataio, la pasticceria, il piccolo market che vende cibo aprezzi modici, il negozio di abbigliamento con marche improbabili, ma carine, tanti ristoranti..

Dalla stazione partono alcune vie sotteranee che si scviluppano un po come le strade in superfice, è da qui che comincia il vero intricato mondo dello shopping arganizzato Giapponese...

Wednesday, February 18, 2009

Nos débuts au Japjap..

Pour ceux qui n'ont rien compris a ce qui est écrit au dessus, mon homme a décrit la lumiere impressionnante du Japon.. et oui en tant que photographe ca l'a marqué.. Bon moi c pas vraiment ca qui m'a marqué le plus c plutot le decalage horaire en arrivant.

Et nous voila donc arrivés au Japon, pour notre interminable lune de miel.. ou plutot de soja.

Pour l'instant tout va bien.. on a découvert notre "loft"le soir de notre arrivée, un appart composé de 3 pieces...vides. Enfin presque. Il y avait quand meme une mini table basse, un lit 1 place avec 2 couettes (merci pour les mariés), et une sorte de tv- ordinateur des années 60. Bref, le désert de Gobi. Ceci dit ayant été habitué pendant pres de 4 mois a dormir sur un matelas gonflable ds 27m2, ca nous va tres bien comme ca.
De toutes facon on est ici que pour 1mois 1/2.. apres on investirera ds d vrais meuble.

Pour le boulot, comme toujours on fait face au Japon et ses contradictions.. :)
En effet, l'organisation etant de mise, des mon arrivée on me donne mon programme de taff jusqu'au mois de juin. (!!!) Par contre.. on me donne un ordinateur avec tous les programmes en japonais... héhé. vachement pratique l'affaire.
Enfin apres avoir mis mon bordel en mode europeenne ne pouvant pas travailler ds de telles conditions, je recois un pc portable et tous programmes anglophones d'ici 2 semaines.
Cool. Sauf que j'ai deja une presentation la semaine prochaine..
Ma mission pour le moment consiste a dessiner des imprimés pour des foulards distribues aux meilleurs clients Toyota. Autant dire de la balle.
J'ai un peu du mal avec leur SURorganisation mem sur l'heure de dejeuner.. on se croirait a l'ecole: une sonnerie de debut et de fin.

Ceci dit, ces japonais ont beaucoup a nous apprendre en matiere de politesse; ca doit etre la 1ere fois de ma vie que je prends le metro sans regarder les autres avec defis pour savoir qui rentrera en premier.Non, les gens font la file pour rentrer ds le metro!!!
Pas de cris, pas de bousculades,...bref ils sont bien éduqués!

Par contre, les gros mangeurs europeens ont un choc culinaire en arrivant ici.. non pas que ce soit degueu, au contraire, ms chaque jour il faut experimenter.. une boule gluante non identifiée par ci, des pois rouges sucres par la,ou encore du poulpe.. bref c'est une aventure culinaire chaque jour. Sans parler des portions dignes d'un peuple de Schtroumpfs ou de Liliputiens..
Je dois dire aussi que faire nos courses nous prend plus de temps.. le temps d'essayer de déchiffrer le contenu de chaque chose. Ceci dit on se marre bien!

Quant a mon chéri rien a dire il s'occupe parfaitement de moi, me leve le matin (et vu l'ampleur de la tache on peut etre fiers de lui), m'emmene a la gare -esperons que ca dure ;) - et supporte parfois mon humeur de workingwoman japonaise..! :)

En bref, le début de notre expérience commence bien... a suivre...

Monday, February 16, 2009

"La mia Mogliettina e la luce dei miei occhi"

Da Lovers in Japan


La mia piccola è certamente la donna più straordinaria che mi sia mai capitato di incontrare."Bella come una mattina d'acqua cristallina." E questo viaggio in Giappone è l'avventura più incredibile che mi sia mai capitato di intraprendere. Niente panico comunque, l'ambiente è accolgiente, la gente educata e cortese, poco rumoraosa e tutto è molto pulito e pure molto costoso. Ma con "mon cœur" al mio fianco nulla può andar male.

Premesso ciò vado ad illustrare un aspetto del Giappone che mi ha subito colpito: LA LUCE o come la chiamavano i nostri antenati latini LUX, LUCIS (chissà come sarà contenta la mia insegnante di latino, la cara prof. Mazzi. Colgo l'occassione per dolce saluto).
La Lux è una porzione dello spettro eletromagnetico, una radiazione che non si vede, ma che tutto mostra! Ed è anche la compagna di ventura di tutti i fotografi del mondo.
E chi la conosce, sa che caratterino difficile possa avere certe volte.

Apparte i suoi cambiamenti di umore giornalieri, che dipingono l'atmosfera del paesaggio dall'alba al tramonto, Lux viene percepita dal nostro occhio in maniera differente a seconda del luogo geografico in cui ci troviamo. Anche se è solo un fatto di percezione dovuta a fattori fisici, mi piace pensare che ogni luogo ha una sua luce particolare che fa il suo "charme" inconfondobile, e distingue il suo "Karma". Parigi, Londra, Roma, Palermo, Trivandrum e in fine Nagoya: quall'è il segreto del vostro "Charme"?.. Lux in fabula!

La luce in oriente è tutt'altra cosa che quella dell'Europa. Sovente le giornate grige di Londra sono interotte da note di luce calda e tenue che crea un armonia cromatica senza irruenza, dolcemente. Romatica ma senza illusioni. Dove altro trovare un magia simile? Non in India, dove i colori vibrano forte e si contrastano a vicenda fino diventare invadenti, spinti da una luce che lotta tra sacro e profano. Certe cose non si possono vedere altrove. Ogni luogo ha la sua magia di luce.

In Giappone la luce è pura e quieta, ma fa sentire la sua forza e il suo calore in una maniera tutta speciale. Essa avvolge inesorabile gli oggetti e aumenta i contrasti dei particolari, ma lascia al quadro generale equilibrato e quieto. È una luce che fa vibrare l'atmosfera intera che dipinge non per larghe pennallate, me per piccolissimi segni definiti.

Appena sceso dall'aereo ho avuto una strana sensazione come si trattasse di qualcosa già vissuto, come leggere una parola familiare, ma scritta con un accento diverso. All'interno dell'areoporto tutto era molto luminoso e nitido. C'era molto bianco e cercando nella memoria non trovo il ricordo di un'ombra. Il concetto di alte e basse luci non era applicabile a quell'atmosfera irreale. Tutto era egualmente illuminato. Qualcuno aveva rubato l'ombra? E chi aveva pulito così bene?.. Più che pulito dava la sensazione di essere puro, e in un certo senso deciso.

Puro come mai prima di allora e deciso come la luce della prima mattina che passai in India. Anche fuori dall'areoporto l'atmosfera aveva la stessa qualità. Tutto era invaso di luce, anche le ombre delle cose sembravano partecipare a questa festa. "La magia dell'oriente" mi sono detto. Ma non erano gli stessi colori dell'India, niente verde, ne rosso, nessun ocra, ne blu a parte quello del cielo, nessuna esagerazione. Era chiaro che era l'oriente, ma non quello che avevo già conosciuto in India, un altro, nuovo e tutto da scoprire.