Anche in Giappone si finisce per strada e non posso fare a meno di pensarci.
Non è una cosa rara incontrare gente che dorme per strada, al freddo, al caldo, sotto la pioggia, nell'umidità. Sono persone di una certa età, molti anziani, fortunatamente non mi è mai capitato di incontrare dei giovani.
Forse sono i figli della depressione del novanta: lo scarto di un sistema produttivo da rinnovare, ma è comunque difficile associare questa immagine al Giappone, un luogo in cui il licenziamento è giudicato come un onta sia dalle compagnie che dai lavoratori. Un luogo in cui la prima casa è la ditta e il bene primario la riuscita del gruppo.
Non so, comunque loro è meglio non dimenticarseli. Sono il nostro specchio. Quello che non vorremo vedere di noi stessi.
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